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Quali sono i Social Network più usati in Italia nel 2021? Breve panoramica e aggiornamenti

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Siamo quasi giunti al termine di questo 2021 e in questo articolo vorrei riassumere quali sono stati i social network più usati in Italia, con i relativi aggiornamenti, dalle nuove funzioni introdotte ai cambiamenti apportati dalle varie piattaforme ricordandovi una cosa evidente ed importante che è emersa in modo nitido in questo 2021: noi siamo solo ospiti delle piattaforme che usiamo!

I social network più usati in Italia in questo anno bizzarro che tratterò sono:

  • Clubhouse
  • Twitch
  • Tik-Tok
  • Google
  • You Tube
  • Linkedin
  • Pinterest
  • Meta
  • Telegram

 

Clubhouse:

Il 2021 è iniziato con un hype di Clubhouse che esiste ancora come social, ma è finito molto velocemente nel dimenticatoio.

Twitch:

Anche in Italia ha spopolato Twitch la piattaforma di streaming intuitiva, con premi sia per gli streamers che per gli spettatori. Fare lo streamer non è affatto semplice e prevede una certa attitudine e preparazione visto che Twitch nasce per videogiocare on line e lo streamer mentre gioca al games deve riuscire a commentare ciò che sta facendo e interagire con la community. Una cosa è certa Twitch riesce a creare delle solide community con valori e interessi comuni, ma porta via molto tempo quindi non è per tutti.

Tik Tok:

Tik Tok continua la sua ascesa e non è più solo per i ragazzini, ma anche per i baby boomer che trovano il modo giusto di parlare nello stesso linguaggio dei ragazzi agli utenti e in questo modo divengono parte integrante della piattaforma più in voga del momento in un target di età al di sotto dei 25 anni.

Google:

Google è diventato liquido.

Cosa significa?

Che sta integrando tutte le sue piattaforme in un unico ecosistema sempre più interattivo, ed è solo all’inizio di questo cambiamento che ormai è dichiarato e visibile. Pensate a tutti i suoi servizi: Google Maps, Google shopping, Google Play, Google discover, Google assistent, Google News, per ora credo sia sufficiente a far comprendere quanto Google si stia spostando su un piano differente, un vero e proprio ecosistema liquido e che comunica tra IA, influenzando anche l’andamento dei siti internet in serp e le nostre azioni.

You Tube:

You tube l’unico a disporre del pulsante dislike  ha appena modificato il suo funzionamento, comunicando di averlo fatto per aiutare i creators a non subire cordate di hate speech. Ha infatti eliminato la possibilità per gli utenti di vedere il numero di dislike presenti sotto i video, ma, ci sono tanti ma, specie per quanto concerne la motivazione addotta.

Infatti, il creator può vedere il numero di dislike, ricevere commenti (che possono essere negativi) a meno che non decida di disabilitarli. Però gli utenti perdono di vista un dato importante; proprio il numero di dislike aiutava a comprendere meglio anche la qualità del contenuto del video in oggetto. Ora non potrà più farsi almeno un’idea in merito visto che sono visibili solo i like e il suo numero, rendendo illusoria la piattaforma che non consente più di fare un rapporto tra like e dislike avendo tolto il numero di questi ultimi.

Linkedin:

Linkedin ha implementato molte funzioni ed è sempre più utilizzato per attività di personal branding, perdendo un po’ di netiquette. Prima la comunicazione era più formale e ci si dava del lei se non si conosceva un collegamento. Oggi è usato in modo molto più easy, più Facebookiano (permettetemi questa licenza “poetica”). Resta una valida piattaforma social per scambi tra professionisti di settore e per il recruitment molto utilizzata anche in Italia.

Pinterest:

Pinterest è stato riscoperto proprio perché è un social network differente da quel che sta divenendo Instagram e lontana da Tik Tok. È un social completo, con immagini, stories, link esterni e hashtags, ma ancora vecchio stampo. Non ha la freneticità dei nuovi arrivati e permette comunque di creare community svariate. Da rivalutare anche per le strategie di marketing.

Meta:

Facebook Inc. non esiste più! Ora si chiama Meta e comprende Facebook, Instagram e WhatsApp.

Facebook:

Facebook verte sempre più la sua attenzione sui gruppi nei quali ha implementato funzionalità efficaci creando bolle di persone con interessi comuni. Come ripeto spesso lo strumento si presta molto bene alla creazione di community di valore, ma occorre che ci siano amministratori attenti e preparati affinché non diventino delle pseudo sette.

Le novità più importanti si sono viste sulla privacy e la raccolta dei dati degli utenti, quindi dal lato della profilazione e delle attività legate al business. Infatti, con l’introduzione dell’aggiornamento iOS 14 Apple ha introdotto la possibilità di decidere di non essere profilati per fini commerciali e questo ha scatenato un’importante cambiamento per la parte di advertising, sempre meno dati da raccogliere hanno portato Facebook a cercare delle strategie alternative per riuscire a permettere agli inserzionisti di avere dati aggregati sufficienti per portare a termine le campagne pubblicitarie.

Questo cambiamento importante, unito alla ricerca del contrasto alle Fake News e alla tutela degli utenti ha creato non pochi problemi in termini di bugs della piattaforma, di ban e soft ban di profili reali che hanno fatto sì che molti utenti si stancassero del social network non conoscendo bene le regole.

Infatti ogni Paese ha algoritmi di intelligenza artificiale addestrati affinché ciascun Paese, in base al periodo storico e al contesto socio-culturale, vengano bloccati account che utilizzano vocaboli o immagini che violano i termini e le condizioni d’uso. Può bastare una parola non conforme a ricevere un soft ban.

Il problema che ho avvertito maggiormente quest’anno su Facebook è inerente al customer care umano. I contenuti ricevuti quotidianamente dalla piattaforma sono un numero gigantesco e gli umani che si occupano dei controlli sono troppo pochi per rispondere ai quesiti degli utenti e spesso anche non sufficientemente preparati.

Nonostante tutti questi inghippi, Facebook resta più vivo che mai e anche in Italia vanta ancora un bacino di utenza molto elevato.

Instagram:

Instagram nel 2021 ha introdotto i Reels , mini-video sulla falsa riga di Tik Tok, ma con un algoritmo molto differente. Ad oggi il formato Reels è quello più premiato dall’algoritmo perché Meta ha dichiarato di voler far vertire la sua piattaforma, non più su foto statiche, ma proprio sui video per incrementare la permanenza degli utenti e diminuire ulteriormente l’età. Pochi giorni fa è scomparsa l’IGTV e tutti i formati video sono nella sezione video. Meta ha capito quanto siano importanti i creators e i video curiosi, attrattivi e che sono questi a tenere incollati gli utenti alle differenti piattaforme addestrando gli algoritmi a dare più visibilità a questa tipologia di contenuti seguendo la scia di Tik Tok.

Whatsapp:

WhatsApp è ancora l’app di messaggistica più utilizzata in Italia per i messaggi quotidiani in sostituzione dei vecchi SMS. Le novità nel 2021 hanno toccato principalmente le video-chiamate che sono passate da un massimo di 4 utenti a 8 utenti andando incontro all’uso sempre più massivo di questa funzionalità e di app nate di proposito per video conference e video call.

Entro la fine dell’anno inoltre dovrebbe arrivare la funzione che consente di avere Whatsapp su 4 dispositivi, anche mobili, sia che si tratti di iOS che Android e il backup crittografato end to end in cloud. Pare sempre più evidente che Zuckerberg anche in questa occasione voglia avvicinarsi sempre più alle funzionalità già presenti su Telegram e gradite dagli utenti.

Twitter:

Twitter ha provato a creare Spaces sull’onda di Clubhouse ma l’operazione non si è rivelata interessante come previsto. Ha introdotto una nuova funzione per cercare di contrastare le fake news, introducendo l’opzione di leggere per intero gli articoli twittati, dopo che all’inizio dell’anno rimosse dagli utenti l’ex Presidente americano Trump perché violava le condizioni della piattaforma. Il plauso va a Twitter perché è stato il primo social network a bannare una personalità di tale importanza con account verificato.

Telegram:

Per riassumere gli aggiornamenti del 2021 di Telegram occorrerebbe un intero libro. Infatti, grazie al periodo storico che stiamo vivendo a causa della pandemia sono moltissimi gli utenti che finalmente hanno scoperto Telegram e tutte le sue funzionalità.

C’è stato un notevole incremento degli iscritti che hanno scoperto questo social, se è così lo vogliamo chiamare, con tutti i suoi canali tematici anche perché anche le Istituzioni hanno deciso di utilizzarlo. Sono moltissimi, infatti i canali sorti su Telegram nel 2021  dalle Istituzioni, come il Governo e i suoi Ministeri, le Regioni e i Comuni italiani che hanno un canale aggiornato da cui trarre le informazioni quasi in tempo reale, senza tralasciare le testate giornalistiche, i canali televisivi, le Radio, gli eventi sportivi, i personaggi pubblici e VIP e molto altro ancora che hanno fatto di Telegram una vera e propria risorsa per le informazioni e gli aggiornamenti in tempo reale, oltre ad essere un’app di messaggistica funzionante e funzionale.

I down delle piattaforme Meta hanno aiutato l’aumento degli iscritti alla piattaforma di Pavel Durov che, ascoltando le esigenze dei suoi utenti ha provveduto all’inserimento tantissime nuove funzionalità. Quelle principali e che più spiccano, per gli utenti che lo utilizzano come se fosse l’alternativa di Whatsapp, sono le chat vocali all’interno dei gruppi che con i mesi si sono trasformate in video chat per gruppi e canali con la possibilità di condividere anche lo schermo del PC fino a un massimo di 100 utenti.

E’ incredibile come un app nata per la messaggistica istantanea sia riuscita a divenire anche un ottimo strumento di business sempre migliore di se stesso. Se ti sei perso gli ultimi aggiornamenti oppure non conosci bene lo strumento ti lascio al sito del maggiore esperto italiano della piattaforma Flavius Florin Harabor in cui puoi scoprire un mondo di funzionalità gratuitamente e rimanere aggiornato su Telegram.

Concludo dicendoti che mi sono appassionata a questa piattaforma e se vuoi restare aggiornato trovi anche il mio canale Telegram , cosa aspetti a unirti?

conclusioni

Ci sarebbero molte altre cose da approfondire su ogni Social Network, ma l’intento di questo mio articolo è quello di racchiudere il 2021 dei principali social più usati in Italia e nei link ho inserito utili approfondimenti di professionisti che stimo proprio per soddisfare le esigenze di tutti voi.

Dai social per il 2021 è tutto!

Qual è il social network che prediligi utilizzare come utente? Se sei un professionista del digital, scrivimi nei commenti con quale preferisci lavorare.

#beaware

 

Annalisa Vicari

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